Sono tornata ormai da 4 giorni al lavoro dopo una settimana di "non ferie".
Esatto, non si tratta di un errore, ma per meglio precisare, devo dire che sono stata a casa dal lavoro per 10 gironi.
In programma c'era un viaggio in Portogallo, anche se avrei avuto ancora voglia di caldo e di sperimentare nuovamente una metida un po' più esotica, ma tirando la coperta, corta come al solito, da un lato e dall'altro il giusto compromesso era ricaduto su questa meta.
Quando si parla di sesto senso..non la sentivo questa partenza, questo viaggio non lo sentivo arrivare..
A pochi giorni dalla partenza, guardacaso, accade un imprevisto o quantomeno prendiamo una decisione che non ci permette di partire: il gattino del quale ormai da oltre 1 anno ci prendiamo cura, dal garage di casa, ha bisogno di essere sottoposto ad un intervento piuttosto pesante ed avrà bisogno di rimanere per 4 giorni in casa, separato dagli altri due che abitano in appartamento con noi.
Da diversi giorni fatica sempre più a mangiare e non ce la sentiamo di posticipare ulteriormente l'intervento..un breve scambio di parole, non serve molto per trovarsi allineati nella decisione..rimaniamo a casa e lo operiamo subito.
L'intervento dura 3 ore con intubazione, gli estraggono tutti i denti, le radici e le sacche di infazione e fanno una ricostruzione del labbro inferiore.
Mi trasferisco dai miei, per tenerlo separato dagli altri gatti e poterlo assistere al meglio. Dai miei genitori non ho più la mia stanza, ci hanno fatto un salottina dopo soli 3 mesi dalla mia uscita di casa ormai 9 anni fa.
Dormo su di un divano e porto qualcosa da leggere, una borsa con qualcosa da mettere e mi dedico al mio piccolino che torna dall'operazione gonfio, frastornato, stranito dal luogo e dal fatto di non trovarsi più all'aperto, ma quando mi vede comincia a strusciarsi agli spigoli dei mobili, cerca la mia mano e mi si accuccia sulle gambe.
La settimana si fa difficile, dormo scomoda e poco, mi sveglio di notte quando lo sento muoversi (i gatti sono molto più svegli la notte rispetto al giorno), di giorno rimango tra libri e pappe e la monotonia regna sovrana. Non sono più abituata a stare in casa dai miei, in una camera non mia ma soprattutto non sono abituata a stare a casa in ferie senza fare un viaggio.
Psicologicamente e fisicamente l'ho subita un po', ma il mio Misulin ha cominciato fin da subito a riprendersi, a mangiare bene, fa grandi progressi, me lo prendo sul divano con me a dormire e tutto questo mi riempie il cuore.
Al controllo però ci dicono che deve rimanere in casa ancora qualche giorno..speravamo di riuscire a fare almeno qualche giorno via rimanendo in Italia, ma non ce la facciamo, devo rimanere ancora dai miei, finirò le ferie così.
Arriva il giorno in cui liberiamo Misulin, ormai sta bene, le ferite sono guarite quasi del tutto e gli abbiamo anche messo collarino e medaglietta.
Il ritorno alla libertà lo riempie di gioia, comincia a strofinarsi ovunque e a sporcarsi sui paraurti delle auto parcheggiate, contento di essere tornato all'aria aperta e sembra quasi ringraziarci, non sa il perchè ma il nostro intervento l'ha fatto star bene e lui l'ha capito..
Queste ferie, decisamente atipiche, volgono alla fine, sono stanca e affaticata ma lui sta bene.. sono felice!